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MENNO SIMONS

 

Introduzione

 

Menno Simons (a volte scritto come "Simonsz", "Symons", "Simmons" o "Simonis") è senza dubbio la più grande figura nella storia della Chiesa Mennonita.

 

Non era il fondatore, ma viene spesso chiamato il rigeneratore del movimento anabattista. 

Menno assunse la leadership durante un periodo cruciale in cui il movimento anabattista rischiava di perdere la sua identità originale. 

 

Menno Simons attraverso i suoi scritti prolifici e la sua guida moderata furono essenziali per unificare l'ala non violenta degli anabattisti olandesi e mantenere le loro credenze pacifiche.

 

Menno ha preso il suo motto da 1 Corinzi 3:11 poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.   

 

           

Questo motto, che ha ripetuto nella maggior parte delle sue opere, indica il Cristo centrato sulla sua teologia.

 

I seguaci di Menno divennero noti come Mennoniti, un nome che fu in seguito adottato dagli anabattisti svizzeri emigrati in America. Oggi ci sono quasi 1,5 milioni di mennoniti in 75 paesi.

 

Nel 1524, all'età di 28 anni, Menno fu ordinato sacerdote cattolico a Utrecht e insediato come vicario a Pingjum. È qui che inizia a dubitare della dottrina della transustanziazione cioè che il pane diventi carne e il vino sangue di Cristo ogni volta che si celebra la massa.

 

Alla fine del 1532 fu nominato sacerdote a Witmarsum. 

Dopo aver lasciato la chiesa cattolica nel gennaio 1536, viaggiò molto. Non ha mai trovato un posto dove lui e la sua famiglia possano vivere indisturbati "per un anno o anche per sei mesi".

 

Nessuno sa esattamente che aspetto avesse Menno. 

In una lettera di Cleves, datata 19 giugno 1546, Menno è descritto come "un uomo alto e robusto con una barba nera con i bordi corti".

 

Jan Neulen di Visschersweert descrisse Menno nel 1550 come "un uomo corpulento, grasso, pesante, con la faccia  ruvida e una marrone nera, che non poteva camminare bene". 

 

Era noto che Menno camminava zoppicando. Lui stesso a volte ha firmato i suoi scritti con "lo zoppo". 

 

Molti dei ritratti che conosciamo presentano Menno con una stampella. 

Il primo ritratto che conosciamo, realizzato dal famoso ritrattista Christoffel van Sighem, fu creato intorno al 1607, cioè più di 45 anni dopo la morte di Menno. 

 

Nei secoli successivi l'accuratezza del ritratto divenne un fattore meno importante. La stampella scomparve e Menno era spesso raffigurato in piedi. 



 

 

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